Durezza dell’acqua consigliata per l’addolcitore: tutela gli impianti
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16 Maggio 2024

Durezza dell’acqua consigliata per l’addolcitore: tutela gli impianti

Non sempre l’acqua che esce dai rubinetti ha le giuste caratteristiche per tutelare la salute umana, le tubature, la rubinetteria e gli elettrodomestici. A cosa ci riferiamo nello specifico? Alla durezza dell’acqua: ci sono dei parametri consigliati da seguire per far sì che questo prezioso prodotto sia efficiente e sicuro. Il modo per intervenire è quello di dotare il proprio impianto di un addolcitore. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa stiamo parlando in questo articolo di Depurchem.

La durezza dell’acqua

Con durezza dell’acqua si intende la quantità totale di sali di calcio e magnesio presenti all’interno del liquido. Si tratta di un parametro molto importante in quanto responsabile della formazione del calcare e quindi delle possibili incrostazioni negli impianti di produzione di acqua calda sanitaria e in tutti i dispositivi ad essi collegati, come lavatrice, lavastoviglie, rubinetti, macchine industriali.

L’unità più utilizzata per misurare la durezza dell’acqua è il grado francese (°f). Solitamente, le acque vengono classificate in:

  • acque molto dolci, fino a 7°f;
  • acque dolci, da 7 a 14°f;
  • acque mediamente dure, da 14 a 22°f;
  • acque discretamente dure, da 22 a 32°f;
  • acque dure, da 32 a 54°f;
  • acque molto dure, oltre 54°f.

La presenza di calcio, magnesio e di altri sali disciolti nell’acqua può variare da zona a zona e dipende dalla conformazione geologica del luogo. Nelle aree più vicine al mare, l’acqua tende per natura ad essere più salata e quindi più morbida rispetto a quella derivante da zone montuose, dove invece la presenza di rocce e minerali la rendono più dura.

Come influisce la durezza dell’acqua nella quotidianità

Se bere un’acqua definita “dura” non è un problema per la salute umana, diverso è il discorso per il suo impiego nella quotidianità. Il calcare è una sostanza che a lungo andare può ostruire le tubature e rovinare i rubinetti e gli elettrodomestici che per funzionare utilizzano l’acqua, con conseguente necessità di interventi tecnici manutentivi e costi di gestione e riparazione elevati.

Il calcare ha un effetto negativo anche sui tessuti e sul lavaggio della biancheria. Questa sostanza, infatti, riduce notevolmente l’azione detergente dei detersivi per il bucato. La conseguenza è che, per ottenere buoni risultati, è necessario utilizzare un quantitativo maggiore di prodotto, con conseguente aumento di costi per la famiglia e impatto negativo sull’ambiente (utilizzando più prodotto si producono più rifiuti in plastica).

Proprio per lo stesso principio, anche pelle e capelli ne risentono quando ci si lava con un’acqua non addolcita. Pensa al rubinetto di casa o a una qualsiasi superficie: se versi dell’acqua (specie se molto dura) e lasci che le gocce si asciughino, puoi notare gli aloni e le particelle di calcare che rimangono. Questo succede anche alla pelle del tuo viso o delle tue mani e nei tuoi capelli.

Infine, va ricordato che l’accumulo di calcare, specie negli impianti di produzione di acqua sanitaria calda, comporta un maggior consumo di energia per il funzionamento di questi dispositivi, incidendo quindi in maniera negativa sui costi in bolletta.

Addolcitore: la soluzione a tanti problemi

La soluzione per ridurre i rischi e le problematiche legate al calcare è quella di dotare il proprio impianto di un addolcitore. Si tratta di un dispositivo che agisce proprio sulla durezza dell’acqua. Al suo interno sono presenti delle speciali resine alimentari che trattengono gli ioni di calcio e magnesio e rilasciano ioni di sodio, abbassando quindi la durezza dell’acqua. Per approfondire il funzionamento dell’addolcitore, nel nostro blog trovi un articolo interamente dedicato all’argomento.

La durezza consigliata dell’acqua per un impianto domestico è fra i 6 e i 10 °f. Questi sono i parametri ideali per avere a disposizione un’acqua in grado di garantire a lungo il corretto funzionamento degli elettrodomestici, preservare gli impianti da incrostazioni e influenzare positivamente la qualità della vita delle persone.

Va ricordato che è sconsigliato avere un’acqua potabile troppo dolce: l’assenza di sali minerali e di altri oligoelementi possono incidere negativamente nella salute umana. Bisogna quindi trovare il giusto equilibrio.

Perché installare un addolcitore nel proprio impianto idrico?

Innanzitutto, è bene specificare che non vi è nessun obbligo di legge che impone l’installazione di un addolcitore all’interno della propria casa. La scelta spetta liberamente a ogni cittadino.

Depurchem però consiglia vivamente di dotarsi di un addolcitore: i vantaggi e i benefici che puoi avere da questo dispositivo e l’influenza positiva sulla vita quotidiana sono davvero notevoli.

  • Risparmio energetico: un impianto che funziona con acqua dolce è più efficiente e impiega meno energia per produrre acqua sanitaria calda, garantendo un risparmio dei costi energetici fino al 25%, anche per lavatrici e lavastoviglie;
  • Diminuzione dell’uso di detersivi e detergenti: un’acqua correttamente addolcita consente di utilizzare meno prodotto per la propria igiene e per il lavaggio di stoviglie e biancheria. In questo modo, risparmi sull’acquisto dei prodotti e produci meno plastica. Anche l’ambiente ringrazia!
  • Tubature protette: l’addolcitore consente di preservare le tubature del tuo impianto, evitando incrostazioni e ostruzioni. In questo modo gli interventi manutentivi si riducono al minimo.
  • Sicurezza per gli elettrodomestici e la rubinetteria: un’acqua priva di calcare, oltre a far funzionare meglio queste apparecchiature, ne allunga anche la vita.
  • Miglior qualità di vita: come il calcare si deposita sugli oggetti, rimane anche su tessuti, pelle e capelli. Grazie all’addolcitore puoi avere un’acqua più confortevole per una maggior sensazione di benessere per te e la tua famiglia.

In conclusione

L’acqua, a seconda della zona geografica in cui ci troviamo, può essere più o meno dura in base alla quantità di sali di calcio e magnesio in essa disciolti. Quando ci troviamo in presenza di acque troppo dure è opportuno intervenire attraverso l’uso di un addolcitore. La durezza dell’acqua consigliata per tutelare gli impianti idrici e migliorare la qualità di vita delle persone è fra i 6 e i 10 °f.

Se sei interessato all’installazione di un addolcitore, contatta Depurchem: i nostri tecnici specializzati effettueranno un’analisi della durezza dell’acqua del tuo impianto per consigliarti il prodotto ideale per te!